FERMATI. SIEDITI. RILASSATI.

Il profumo della campagna. Il fruscio delle foglie. I colori caldi al tramonto.

Casa Rurale Faraone è un rifugio autentico, dove ritrovare il ritmo giusto per te.
Leggi un libro all’aria aperta, ascolta il canto degli uccelli, respira la natura… la serenità è dietro l’angolo.

LA STORIA DEL FARAONE

La saga della famiglia Faraone inizia con un ritorno epico, quando un giovane avventuriero di nome Vito decise di lasciare il suo paese natale, un piccolo paese nel cuore dell'Italia, Teggiano, per cercare fortuna oltre oceano negli Stati Uniti. Vito aveva sentito parlare delle meraviglie e delle opportunità offerte dalla terra del sogno americano, e così decise di partire, determinato a conquistare il suo pezzo di felicità nel Nuovo Mondo. Dopo anni di lavoro duro e sacrifici, Vito riuscì a realizzare il suo sogno, accumulando una considerevole fortuna e diventando una figura rispettata nella comunità italoamericana di New York.

Tuttavia, il richiamo della terra natia alla fine lo spinse a fare ritorno Teggiano, dove fu accolto come un eroe dai suoi concittadini. Impressionati dalle sue gesta e affascinati dalla sua avventura oltre oceano, gli abitanti del paese iniziarono a descriverlo come un Faraone, un soprannome che riflette la sua impresa straordinaria. Così nacque il nome "Faraone", un titolo che avrebbe segnato il destino della famiglia per le generazioni a venire. Con il passare del tempo, la famiglia Faraone crebbe e prosperò nel villaggio, portando con sé il ricordo dell'audace impresa di Vito e l'eredità di determinazione e coraggio che aveva ispirato. Il nome Faraone divenne sinonimo di ambizione e perseveranza, trasmettendo un senso di orgoglio e di appartenenza a ogni membro della famiglia.

Oggi, continuiamo a raccontare la storia dei Faraone con riverenza e rispetto, un tributo alla forza dello spirito umano e alla capacità di trasformare i sogni in realtà. La famiglia Faraone rimane un faro di speranza e ispirazione per tutti coloro che cercano di realizzare i propri sogni, indipendentemente dalle sfide che la vita possa presentare.

QUI...

È casa tua.

Le nostre camere sono curatissime e accoglienti, pensate per farti sentire come a casa. Riappropriati del tempo, distenditi… il tuo soggiorno comincia qui.

RELAX...

Non già di guadagnare tempo, ma di perderne.

Nelle colline del Vallo di Diano, tra Cilento e Lucania, il Faraone è un invito al silenzio, alla lentezza. È il posto perfetto per chi desidera ritrovare il piacere del paesaggio, delle piccole cose… lontano dal caos quotidiano.

...E DINTORNI

Fatti non foste
a viver come bruti

Ma per seguir virtute e canoscenza: Il Vallo di Diano, il Cilento e la Lucania custodiscono paesaggi e borghi che sorprendono ad ogni passo. Dalla grandiosa Certosa di Padula alle suggestive grotte sotterranee di Pertosa, ogni giorno può diventare un’avventura diversa.
Un soggiorno alla Casa Rurale Faraone è anche un viaggio nella storia, nella natura e nei sapori autentici di un territorio unico.

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Casa Rurale Faraone

Agriturismo nelle campagne del Parco del Cilento e Vallo di Diano.
Gestito da @fabioklv, ma poi me ne vado, tranquilli, vengo solo a fare il check-in.

May the 4th be with you.

#casaruralefaraone
Avevamo previsto anche il ritorno del Re. Tutto calcolato.

#casaruralefaraone
Cono Indelli nacque a Diano (in seguito conosciuta come Teggiano, provincia di Salerno) alla fine del dodicesimo secolo, e scappò appena poté in un monastero benedettino a Montesano della Marcellana. Lì visse una vita breve, santa e, per i nostri parametri, noiosissima, ravvivata da qualche saltuario evento miracoloso: come quella volta che vennero a trovarlo i genitori e lui dimostrò l’amore che riservava loro nascondendosi in un forno acceso. Quando se ne andarono ne saltò fuori incolume: miracolo! Pur di non dire ciao papà, ciao mamma.

Del resto il forno era il suo habitat, ci entrava dentro per cucinare; col tempo aveva magari sviluppato una certa resistenza. È anche vero che morì giovane: e che a un anno dal decesso ancora non avevano deciso dove seppellirlo. Ne reclamavano le spoglie ancora incorrotte sia Diano che Padula – quest’ultimo centro non so a che titolo –  finché non si decise di tirare a sorte, abbandonandole a metà strada su un carretto legato a due buoi. I due buoi presero di buona lena la strada per Diano e si fermarono solo davanti alla chiesa del paese. Vince Diano, perde Padula.

Gli abitanti lo eleggono subito protettore del paese e ricorrono a lui a ogni crisi. Le solite cose: una guerra coi vicini, un assedio, un’epidemia, il terremoto del 1857. Santificato nel 1871, durante le migrazioni di fine Ottocento Cono comincia a essere venerato anche nell’Altro Mondo. In particolare a Florida, Uruguay, dove al suo esordio in una processione pubblica fa tremare la terra. L’Uruguay ha la sua parte di sfortune, come ogni Paese del mondo, ma non è zona sismica: il terremoto è un prodotto d’importazione, grazie San Cono. Per diciassette anni nessun sacerdote mette piede nella cappella a lui dedicata. Più che superstizione, è il segno di un conflitto tra la comunità italiana che l’aveva portato con sé da Teggiano e la curia locale, ispanofona. Il dissidio viene superato in un modo bizzarro quando il 3 giugno del ’45 sulla ruota di Montevideo esce il 3. Il giorno della morte di San Cono, il giorno della sua festa in Cielo.

https://www.ilpost.it/leonardotondelli/2014/06/03/cono/

#casaruralefaraone
Poi alle loro spalle udirono la voce di Faramir. «Ora possono vedere», disse. I fazzoletti furono tolti e i cappucci gettati all’indietro, lasciandoli abbagliati e stupefatti. Si trovavano su un pavimento bagnato di pietra lucida, come la soglia del rozzo arco intagliato nella roccia che si apriva buio dietro di loro. Ma davanti pendeva un fine velo d’acqua, così vicino che Frodo vi avrebbe potuto infilare il braccio disteso. Era rivolto a occidente. Il sole del tramonto vi proiettava i suoi raggi orizzontali, la cui luce rossa s’infrangeva in mille scintille dal luccicante colore cangiante. Avevano l’impressione di affacciarsi alla finestra di una torre elfica, velata da fili d’oro e d’argento, da rubini, zaffiri e ametiste eternamente incandescenti.

#casaruralefaraone
Oggi è venuto a trovarci il nostro amico Giacomo Lanterna, una brava persona, cordiale e dannata.

Nella nostra struttura sono sempre ben accette tutte le anime dannate che vagano per la terra. No discrimination.

#casaruralefaraone
- Sergente! Stabilisca un avamposto di ricognizione al piano di sotto. Codice rosso, sa cosa fare!
- Signorsì, Signore!

#casaruralefaraone
Gli esperti sostengono che sia comodo dormire sui pergolati 

#casaruralefaraone
Anche per quest’anno sono tutti contenti, anche i quadrupedi. 
Grazie.

“La sua soddisfazione è il nostro miglior premio.”

#casaruralefaraone
Outfit of the day 

#casaruralefaraone
Abbendarsi: dal vecchio spagnolo alentar (“prendere fiato”), sbarca nella Napoli dei viceré, entra nel Vocabolario di Nicola Rocco (1882) come «posare, aver quiete» e descrive quel preciso istante in cui, deposto un peso, il respiro si fa profondo e il corpo si ricarica.

Fai come Giorgio: vieni ad abbendarti sulla sua poltrona preferita. Qui il tempo rallenta, la fatica svanisce e il relax diventa l’unico vero impegno della giornata.

No animals were harmed in the making of these pictures

#casaruralefaraone
Pensieri
Tu pensa a rilassarti, al resto pensiamo noi.
Camere
Dotate di tutti i comfort, immerse nelle campagne di Teggiano in completo relax con vista monti. Ricavate in una casa rurale, arredate nei minimi dettagli.
Motivi
Per scoprirci. Devi solo prenotare. (Forse sono più di 1000)

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